Il Pianeta dell’Uccello di Fuoco – il fumetto

Il Pianeta dell’Uccello di Fuoco – il fumetto

È dal 1943 che la storia de Il Piccolo Principe incanta e fa innamorare milioni di persone nel mondo e ora il protagonista del capolavoro di Antoine de Saint-Exupéry parte per nuove straordinarie avventure in una serie animata (realizzata da Method Animation e dalla fondazione Saint-Exupéry – D’Agay, in co-produzione con Sony Pictures Home Entertainment e Rai Fiction) che sarà trasmessa da Rai Yoyo dal 3 marzo.

BAO Publishing è orgogliosa di annunciare la pubblicazione delle 24 graphic-novel che racconteranno le avventure del Piccolo Principe sui 24 pianeti da lui visitati nei 52 episodi della seria animata. A partire da metà ottobre inizierà la pubblicazione dei primi due volumi originali e inediti, realizzati in Francia da un’équipe di grande talento e immensa passione: Didier Poli, formato alla scuola disneyana, Jean-Baptiste Hostache, Guillaume Dorison e Didier Convard come consigliere editoriale.

Ciascuno dei ventiquattro volumi, cartonati, a colori, con sovraccoperta e logo metallizzato, conterrà una storia completa, corrispondente a uno dei ventiquattro pianeti visitati dal Piccolo Principe nel suo viaggio.
In appendice a ciascun volume, un grande maestro del fumetto mondiale realizzerà un’illustrazione inedita del Piccolo Principe. Nei primi due volumi, gli ospiti d’eccezione saranno Moebius e André Juillard.
L’universo è in pericolo: le stelle si spengono una dopo l’altra al passaggio del Serpente. Il Piccolo Principe, deciso a impedire che il male regni sulla galassia, lascia il suo asteroide e la sua amata rosa per intraprendere un lungo viaggio. Accompagnato dalla fedele volpe, scoprirà mondi affascinanti, dominati da leggi sempre differenti, fantasiosi, utopistici o assurdi. Le sue straordinarie doti gli permetteranno di ridare vita ed equilibrio a ciascuno di quei pianeti e di ritrovare, alla fine, la strada verso casa.

“Siamo onorati della fiducia che l’editore francese Glénat e la Fondazione Saint-Exupéry hanno riposto in noi, dandoci l’opportunità di lavorare con un personaggio così amato e importante” ha detto Caterina Marietti, CEO di BAO Publishing. “Io stessa sono cresciuta con le avventure del Piccolo Principe e avere l’opportunità di pubblicare queste graphic-novel che propongono con nuova poesia un personaggio tanto significativo per la storia della letteratura moderna è per noi un sogno che diventa realtà.”

I primi due volumi, Il pianeta degli Eoliani e Il pianeta dell’uccello di fuoco, saranno disponibili in tutte le librerie a partire da metà ottobre. BAO Publishing è pronta a raccontare, insieme al Piccolo Principe, i pianeti lontani del cosmo inventato da Antoine de Saint-Exupéry. Sarà un nuovo, avvincente viaggio, non solo editoriale: venite con noi?

Manon ballerina, di Antoine de Saint-Exupéry

Manon ballerina, di Antoine de Saint-Exupéry

“MANON SENTE AUMENTARE LO SCONFORTO:
GLI UOMINI SONO PAZZI ED ECCO CHE QUESTO È UGUALE
AGLI ALTRI, CON I SUOI GESTI PIENI DI ATTENZIONI, MA ASSURDI,
CON LE SUE FRASI SMOZZICATE… GLI UOMINI… NON CAPISCI
IL LORO SGUARDO. NON CAPISCI COSA DESIDERANO.
SENZA SAPERLO PUOI FAR PASSARE SUI LORO VOLTI
IL DOLORE, IL PIACERE, PERSINO L’ODIO. NON SAI QUALE
OSCURA IMMAGINE RICOMPONGANO, COME FARE AD AIUTARLI…
GLI UOMINI SONO PAZZI!”

“Un testo poetico, molto ritmato, in cui si mescolano elementi narrativi, passaggi introspettivi autobiografici, e dialoghi molto vivaci. Oltre allo scrittore che ne emerge, scopriamo anche un ritratto interessante dell’uomo Saint-Exupéry.”
Le Figaro Littéraire

“Per coloro che pensano di conoscere tutto di Saint-Exupéry: una bella sorpresa in forma di volume, in cui lettere, pensieri, ricordi, racconti illuminano di luce nuova l’autore del Piccolo Principe.”
La Croix

Se Il Piccolo Principe è il libro che ha reso celebre Antoine de Saint-Exupéry in tutto il mondo, quelle che pubblichiamo qui sono le sue prime prove letterarie. In queste pagine emergono già atmosfere e personaggi che caratterizzeranno le sue opere successive, come l’attenzione alla vita di tutti i giorni, alle notti parigine, e ovviamente l’amore per il volo, che diventa espressione del “legame organico tra la macchina e gli elementi.” Grazie anche a un forte autobiografismo, la scrittura di Saint-Exupéry è già forte, efficace, in grado di descrivere con grande immediatezza anche le scene più semplici e quotidiane.

Il Piccolo Principe e la regina Giada

Il Piccolo Principe e la regina Giada

C’era una volta un pianeta attaccato da rovi possenti…

Ogni giorno, i rovi stringono e minacciano di ricoprire tutta la città di Lapislazzuli.

Ma perché la regina Giada si rifiuta di condurre il proprio popolo in un posto più sicuro?

Per salvare il popolo delle pietre, il Piccolo Principe e Volpe dovranno ritrovare Mica e affrontare mille pericoli.

 

Una serie di storie splendidamente illustrate per accompagnare il Piccolo Principe e Volpe alla scoperta dei pianeti.

 

 

Lettere a una sconosciuta di Antoine de Saint-Exupéry. L’ultimo amore del Piccolo Principe

Lettere a una sconosciuta di Antoine de Saint-Exupéry. L’ultimo amore del Piccolo Principe

 

« Quando la chiamo non c’è mai… La sera non è più tornata…. Per giunta non mi chiama… Con lei divento matto! »
 
Nel maggio del 1943, Antoine de Saint-Exupéry, dopo oltre due anni passati negli Stati Uniti (dove, come si sa, pubblicò Il piccolo principe), si recò ad Algeri per tornare all’azione militare col suo reparto di ricongiungimento, il gruppo di ricognizione aerea 2/33.
 
Un giorno, su un treno che lo portava da Orano ad Algeri, conobbe una ragazza di ventitré anni originaria della Francia orientale, sposata e residente a Orano, ufficiale e autista di ambulanza della Croce Rossa. Se ne innamorò all’istante e la frequentò per tutto il suo ultimo anno di vita.
 
Le poche lettere ritrovate che le scrisse Saint-Exupéry rivelano il legame che unisce il personaggio del piccolo principe al suo autore, e il ruolo speciale del disegno nell’espressione dei sentimenti.

La sceneggiatura di Orson Welles del « Piccolo Principe »

La sceneggiatura di Orson Welles del « Piccolo Principe »

 

“Sono già passati sei anni da quando il mio amico se ne è andato con la sua pecora. Se adesso cerco di descriverlo è per avere la sicurezza di non dimenticarlo. È triste dimenticare un amico. Non tutti hanno avuto un amico. E, se lo dimenticassi, potrei diventare anch’io come i grandi che si interessano soltanto di cifre.”

 

Un testo inedito ovunque, trascurato, quasi dimenticato negli archivi Lilly dell’Indiana University e riemerso solo grazie a un labile indizio bibliografico, che ha segnato un punto d’incontro tra due straordinari artisti del Ventesimo secolo. Siamo nel pieno della seconda guerra mondiale, orson Welles è incrisi, ormai relegato ai margini della grande cinematografia. Ma il suo cervello continua a lavorare, eil progetto pe run film tratto da questa storia incantata che l’ha folgorato st aper prendere forma. Addirittura pensa a una collaborazione con Walt Disney, per effettuare alcune sequenze a cartoni animati. Non vanno d’accordo, due geni sono troppi, e alla fine Welles rinuncia alla realizzazione del film.

 

Ci rimane questa straordinaria occasione di rilettura in chiave cinematografica, ancorché inattuata, di una storia che ormai appartiene a ogni generazione.