Manon ballerina, di Antoine de Saint-Exupéry

Manon ballerina, di Antoine de Saint-Exupéry

“MANON SENTE AUMENTARE LO SCONFORTO:
GLI UOMINI SONO PAZZI ED ECCO CHE QUESTO È UGUALE
AGLI ALTRI, CON I SUOI GESTI PIENI DI ATTENZIONI, MA ASSURDI,
CON LE SUE FRASI SMOZZICATE… GLI UOMINI… NON CAPISCI
IL LORO SGUARDO. NON CAPISCI COSA DESIDERANO.
SENZA SAPERLO PUOI FAR PASSARE SUI LORO VOLTI
IL DOLORE, IL PIACERE, PERSINO L’ODIO. NON SAI QUALE
OSCURA IMMAGINE RICOMPONGANO, COME FARE AD AIUTARLI…
GLI UOMINI SONO PAZZI!”

“Un testo poetico, molto ritmato, in cui si mescolano elementi narrativi, passaggi introspettivi autobiografici, e dialoghi molto vivaci. Oltre allo scrittore che ne emerge, scopriamo anche un ritratto interessante dell’uomo Saint-Exupéry.”
Le Figaro Littéraire

“Per coloro che pensano di conoscere tutto di Saint-Exupéry: una bella sorpresa in forma di volume, in cui lettere, pensieri, ricordi, racconti illuminano di luce nuova l’autore del Piccolo Principe.”
La Croix

Se Il Piccolo Principe è il libro che ha reso celebre Antoine de Saint-Exupéry in tutto il mondo, quelle che pubblichiamo qui sono le sue prime prove letterarie. In queste pagine emergono già atmosfere e personaggi che caratterizzeranno le sue opere successive, come l’attenzione alla vita di tutti i giorni, alle notti parigine, e ovviamente l’amore per il volo, che diventa espressione del “legame organico tra la macchina e gli elementi.” Grazie anche a un forte autobiografismo, la scrittura di Saint-Exupéry è già forte, efficace, in grado di descrivere con grande immediatezza anche le scene più semplici e quotidiane.

Lettere a una sconosciuta di Antoine de Saint-Exupéry. L’ultimo amore del Piccolo Principe

Lettere a una sconosciuta di Antoine de Saint-Exupéry. L’ultimo amore del Piccolo Principe

 

« Quando la chiamo non c’è mai… La sera non è più tornata…. Per giunta non mi chiama… Con lei divento matto! »
 
Nel maggio del 1943, Antoine de Saint-Exupéry, dopo oltre due anni passati negli Stati Uniti (dove, come si sa, pubblicò Il piccolo principe), si recò ad Algeri per tornare all’azione militare col suo reparto di ricongiungimento, il gruppo di ricognizione aerea 2/33.
 
Un giorno, su un treno che lo portava da Orano ad Algeri, conobbe una ragazza di ventitré anni originaria della Francia orientale, sposata e residente a Orano, ufficiale e autista di ambulanza della Croce Rossa. Se ne innamorò all’istante e la frequentò per tutto il suo ultimo anno di vita.
 
Le poche lettere ritrovate che le scrisse Saint-Exupéry rivelano il legame che unisce il personaggio del piccolo principe al suo autore, e il ruolo speciale del disegno nell’espressione dei sentimenti.

La sceneggiatura di Orson Welles del « Piccolo Principe »

La sceneggiatura di Orson Welles del « Piccolo Principe »

 

“Sono già passati sei anni da quando il mio amico se ne è andato con la sua pecora. Se adesso cerco di descriverlo è per avere la sicurezza di non dimenticarlo. È triste dimenticare un amico. Non tutti hanno avuto un amico. E, se lo dimenticassi, potrei diventare anch’io come i grandi che si interessano soltanto di cifre.”

 

Un testo inedito ovunque, trascurato, quasi dimenticato negli archivi Lilly dell’Indiana University e riemerso solo grazie a un labile indizio bibliografico, che ha segnato un punto d’incontro tra due straordinari artisti del Ventesimo secolo. Siamo nel pieno della seconda guerra mondiale, orson Welles è incrisi, ormai relegato ai margini della grande cinematografia. Ma il suo cervello continua a lavorare, eil progetto pe run film tratto da questa storia incantata che l’ha folgorato st aper prendere forma. Addirittura pensa a una collaborazione con Walt Disney, per effettuare alcune sequenze a cartoni animati. Non vanno d’accordo, due geni sono troppi, e alla fine Welles rinuncia alla realizzazione del film.

 

Ci rimane questa straordinaria occasione di rilettura in chiave cinematografica, ancorché inattuata, di una storia che ormai appartiene a ogni generazione.

Disegni di Antoine de Saint-Exupéry

Disegni di Antoine de Saint-Exupéry

« Gli impareggiabili disegni del Piccolo principe appaiono ai nostri occhi come istanti miracolosi »
dalla prefazione di Hayao Miyazaki

Uno dei libri più letti al mondo è un racconto illustrato, Il piccolo principe di Antoine de Saint-Exupéry, pubblicato nel 1943 negli Stati Uniti, nel 1946 in Francia e nel 1949 in Italia da Valentino Bompiani. Pubblicando Il piccolo principe pochi mesi prima della sua scomparsa, Saint-Exupéry lasciò la testimonianza più eloquente di quell’amore per il disegno che lo accompagnò per tutta la vita. Molti di coloro che lo frequentarono lo testimoniano: lo scrittore nutrì sempre una particolare passione per il gioco, il canto, il disegno. La sua attività grafica è attestata oggi da numerosi schizzi, bozzetti o opere più compiute, riprodotti finora in pubblicazioni sparse e qui presentati in un catalogo organico che si fonda su un eccezionale corpus di disegni inediti raccolti tra numerosi collezionisti. Le pagine di manoscritto ornate dall’autore affiancano fogli volanti regalati a parenti, amici e compagne, pagine di taccuino, lettere e dediche illustrate… Da Casablanca a New York, dal castello di Saint-Maurice-de-Rémens ai diversi domicili parigini, Saint- Exupéry ha sempre lasciato dietro di sé disegni ad acquarello, pastello, tratto o matita, frutto della sua fantasia, della sua ispirazione, dei suoi incontri. Prende dunque forma, come in margine ai suoi scritti, un’opera grafica autentica ed estremamente peculiare, di straordinario interesse per tutti coloro che desiderano conoscere, e condividere, l’immaginario e la sensibilità di Antoine de Saint-Exupéry.

I ricordi del Piccolo Principe

I ricordi del Piccolo Principe

 

 

 

“Ci sono brani delle opere di Saint-Exupéry che raccontano il suo percorso, ma anche lettere che aveva ricevuto, brogliacci, manoscritti, disegnini, etichette dei bagagli, passaporti e assegni scaduti, conti di albergo o menu di ristoranti, cartoline, fotografie. L’impronta visibile e palpabile delle persone, delle cose e delle ore che aveva tanto amato e di cui si voleva ricordare. Non potrò scrivere ad Antoine per dirgli che il Piccolo Principe è tornato. Ma rimane questo diario della sua vita, illustrato da un bambino sorridente. E che vi dimostra che Saint-Exupéry e il suo Piccolo Principe sono una cosa sola: se volete sapere tutto del Piccolo Principe, leggete Cittadella, leggete Pilota di guerra, leggete tutta l’opera di Antoine de Saint-Exupéry.” Jean-Pierre Guéno